“Prima di conoscere il metodo EMDR credevo che il lutto per la perdita di un figlio non potesse in alcun modo essere superato. Mi sbagliavo.

Fu una mia cara amica a suggerirmi il metodo EMDR la Dottoressa Maccarrone.

La perdita di un figlio è certamente tra gli eventi più traumatici che una persona possa trovarsi ad affrontare. Ma può essere superato senza ledere la memoria del proprio figlio o figlia, anzi in un certo senso, nel mio caso, trattandosi di lutto perinatale, mi ha dato la possibilità di restituire dignità alla memoria di una bimba morta ancor prima di poter assaporare la vita nel suo percorso più lungo e naturale. I 5 mesi passati insieme che all’inizio erano solo dolore e sofferenza, ora sono dolci ricordi di amore e cura.

Il metodo EMDR non solo è stato risolutivo per risolvere il mio Disturbo da Stress Post Traumatico, in poche sedute, ma mi ha anche fornito gli strumenti per affrontare le mie paure e approcciarmi alla vita in modo diverso.

Un anno dopo la terapia EMDR sono riuscita ad affrontare un nuovo percorso di inseminazione medicalmente assistita sfociato in una nuova gravidanza.

La gravidanza è risultata a rischio da subito perciò sono stata costretta a letto dall’inizio.

Allo scoccare del quinto mese la mia gravidanza stava nuovamente rischiando di interrompersi, la diagnosi è stata incontinenza cervicale.

Ho passato un intero mese in ospedale. Alla fine mio figlio è nato prematuro ed ha trascorso 3 mesi in terapia intensiva neonatale, ma questa volta entrambi stiamo bene, siamo a casa e siamo  felici.

Se sono riuscita ad affrontare la seconda gravidanza con tutti i problemi riscontrati e i tre mesi di terapia intensiva di mio figlio, senza impazzire, lo devo al metodo EMDR che, non solo ha risolto il mio disturbo da stress post traumatico, ma mi ha fornito gli strumenti utili a superare tutte le mie paure e a lottare per una vita piena, felice e priva di sensi di colpa.

Grazie all’EMDR ho ripreso in mano la mia vita ed ora sono una mamma felice di un bambino stupendo e progetto una nuova gravidanza.”

Sasha